La Rete delle professioni Tecniche (RPT) ha proposto al disegno di legge delega per la riforma del Codice Appalti, ricordando che in Italia l’incidenza dei costi dei servizi tecnici sul costo totale dell’opera risulta del 17,4%, contro una media europea ben al di sopra del 20%; Il fatturato italiano del comparto dei Servizi di ingegneria e architettura risulta essere più basso della media europea (13,9% contro i 18,3%) ed i costi e i tempi di realizzazione delle opere, invece, sono più alti della media europea.
Per invertire il trend, RPT ritiene necessaria una semplificazione ed armonizzazione delle norme. I tecnici propongono nello specifico, di:
– inserire all’interno del codice dei contratti una disciplina specifica relativa ai servizi di architettura e ingegneria;
– valorizzare la qualità del progetto e la contestuale autonomia del progettista rispetto all’impresa esecutrice lavori;
– definire i casi in cui è possibile ricorrere all’affidamento congiunto della progettazione e dell’esecuzione dei lavori, limitando il ricorso all’appalto integrato ai soli casi in cui può essere utile l’apporto dell’impresa nella fase progettuale esecutiva, limitandone il ricorso a lavori caratterizzati da notevole e complesso contenuto tecnologico il cui valore superi il 70% dell’importo totale dell’opera;
– favorire la promozione di procedure di selezione per l’affidamento dei Sia e di altri servizi tecnici che puntino non più su elementi quantitativi come la riduzione del tempo e del prezzo;
– prevedere l’istituzione di un fondo per le fasi preliminari alla progettazione, i successivi livelli di progettazione e il controllo dell’opera;
– prevedere misure tese a contenere il ricorso alle varianti del progetto in corso d’opera.