Warning: call_user_func_array() expects parameter 1 to be a valid callback, function 'custom_disable_redirect_canonical' not found or invalid function name in /var/www/clients/client5/web93/a2k/builds/b283a1f74575d0472ec453807eb5752e8d9bea99/wp-includes/class-wp-hook.php on line 326
Quali sono le cause principali della fine del ciclo di vita di un impianto industriale? -Nadeco
Associazione Nazionale Demolizione ed Economia Circolare per le Costruzioni

Quali sono le cause principali della fine del ciclo di vita di un impianto industriale?

Fine dell’operatività degli impianti industriali – Note operative

Fine del ciclo produttivo inaspettato per incidenti, calamità naturali, incendi, sabotaggi

La preparazione e la pianificazione per l’inaspettato end-of-life di un impianto industriale in caso di disastro è altrettanto critica, se non di più, del caso programmato. Tra questi tipi di disastri, consideriamo:

  • Disastri naturali
  • Incidenti sul posto di lavoro
  • Atti di terrorismo
  • Negligenza 

 

Fine vita programmata

Tutte le strutture e gli impianti hanno una vita limitata; come tale, la demolizione è da considerarsi parte integrante dell’industria dell’edilizia. Una volta che un impianto industriale ha esaurito la sua produttività e non è più sicuro, la struttura si deteriora inevitabilmente e potrebbe diventare una fonte di pericolo. Lo scopo della demolizione programmata è quello di prevenire il crollo accidentale di qualsiasi struttura o parte di strutture e di garantire la sicurezza dei lavoratori, delle proprietà pubbliche e dei cittadini stessi. Molte industrie in Europa hanno procedure predefinite che devono essere seguite ma, in generale, il processo di pianificazione generale comprende le seguenti fasi.

Prima della chiusura: pianificazione di base

  1. Considerazione interna e quantificazione dei materiali e dei rifiuti nell’impianto (inventario, sostanze pericolose comprese).
  2. Determinazione interna del valore economico disponibile nell’impianto.
  3. Identificazione di potenziali attrezzature recuperabili e materiali di valore.
  4. Registrazione delle dimensioni, delle posizioni e delle condizioni degli edifici e delle strutture.
  5. Considerazione delle attrezzature e dei macchinari rimanenti nell’impianto.
  6. Costo di base e tempistiche dell’operazione di demolizione.
  7. Considerazione di potenziali costi indiretti: permessi, autorizzazioni, licenze, costi di consulenza, studi di ingegneria, movimentazione dei materiali, costi di smaltimento sicuro.
  8. Identificazione ed esplorazione di potenziali opportunità commerciali.
  9. Identificazione e valutazione delle considerazioni di salute e sicurezza.
  10. Identificazione delle risorse umane nella struttura che possono contribuire attivamente e positivamente alla sua chiusura.
  11. Valutazioni d’impatto sulla comunità, i dipendenti e i fornitori vicini.
  12. Valutazioni d’impatto sulla reputazione dell’azienda.
  13. Indagine sugli impegni patrimoniali assunti in fase d’istituzione della struttura.
  14. Indagine e registrazione di eventi passati che richiederanno particolare considerazione in fase di chiusura (es. fuoriuscite di carburante).
  15. Identificazione dell’uso finale previsto del suolo.

 

Pianificazione: impegno con specialisti e appaltatori specializzati

  1. Valutazione dettagliata del contenuto della struttura e di come ciascuno di questi potenziali rifiuti può essere gestito: materiali, sostanze, attrezzature, serbatoi di prodotti, materiali pericolosi.
  2. Definizioni di metodi e approcci appropriati in caso di grandi strutture o ambienti sensibili (ad esempio, un impianto petrolchimico o una struttura che contiene materiali infiammabili deve essere trattata solo con taglio a freddo).
  3. Ispezione e analisi dei contaminanti (suoli, calcestruzzo, ecc.)
  4. Revisione dei dati e delle informazioni in merito ad eventi passati, e implementazione di queste informazioni nella documentazione di pianificazione.
  5. Identificazione di tutte le informazioni da fornire o richiedere.
  6. Valutazione degli obblighi e dei requisiti legali necessari allo sviluppo del progetto.
  7. Considerazioni durante la demolizione di edifici e strutture.
  8. Trattamento dei rifiuti.

 

Processo di offerta

  1. Identificazione e coinvolgimento di un gruppo di progetto appropriato: specialisti, ingegneri, ispettori di quantità, professionisti della salute, della sicurezza e dell’ambiente e se possibile professionisti del settore demolizioni. Tali professionisti agiscono come specialisti di terze parti e indipendenti, consultando il progetto.
  2. Compilazione del pacchetto di offerte.
  3. Considerazioni per l’approvvigionamento.
  4. Identificazione e pre-qualificazione degli offerenti.
  5. Invio dell’offerta di appalto.
  6. Visita in loco con tutti gli offerenti.
  7. Aggiornamento del pacchetto di offerta considerando tutti i suggerimenti degli offerenti.
  8. Invio della seconda versione dell’offerta.
  9. Valutazione delle proposte.
  10. Assistenza contrattuale.

 

Durante la demolizione

  1. Eseguire una pianificazione dettagliata di tutti i processi di demolizione, e un’adeguata valutazione dei rischi.
  2. Monitorare e controllare il processo di demolizione per mezzo del coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione e di direzione lavori.
  3. Garantire un’adeguata supervisione degli aspetti tecnici, ambientali, di salute e sicurezza durante tutte le fasi dei lavori.
  4. Prevenzione e sicurezza: evitare il furto di tutti i materiali di alto valore generati dalle attività di demolizione.
  5. Prevenzione dell’ingresso di persone nel sito di demolizione – Gestione della sicurezza.

 

Dopo la demolizione

  1. Identificazione e attuazione delle misure di bonifica del suolo (se necessario).
  2. Movimenti terra se da eseguirsi.
  3. Recupero o riutilizzo in loco.
  4. Immissione dei materiali recuperati nella filiera dell’economia circolare.
  5. Preparazione dell’impronta della struttura per un uso futuro.
  6. Rispetto delle procedure nella chiusura dei piani aperti (POB, Campagna di frantumazione, SCIA, Pdl, PdC…)