Il Superbonus 100%, dopo essere stato introdotto nel luglio 2020 con il decreto rilancio, ha subito cambiamenti data la complessa documentazione necessaria per richiederlo. Con il decreto semplificazioni BIS, convertito in legge nel luglio 2021, i provvedimenti più complessi legati alla richiesta del maxi-bonus sono stati facilitati. 

Dopo essersi registrati nel portale come “Beneficiario”, “Intermediario” o “Asseveratore”, il sistema richiederà all’utente di caricare i seguenti documenti: 

  • Asseverazione del tecnico abilitato, che attesta che il soggetto beneficiario è idoneo all’ottenimento del maxi incentivo in termini di requisiti tecnici e di congruità delle spese;
  • APE Convenzionale Pre e Post Intervento (per gli interventi legati alla riqualificazione energetica Super Ecobonus 110%);
  • Asseverazione sismica (per gli interventi legati al Super Sismabonus 110%);
  • Copia della polizza assicurativa minima di 500.000 euro, che il professionista deve obbligatoriamente stipulare per poter asseverare le pratiche Superbonus;
  • Copia delle fatture relative alle spese sostenute;
  • Computo metrico estimativo del totale delle spese da portare in detrazione, avendo cura di distinguere le voci relative ad ogni intervento complessivo realizzato.

Metodo con ripartizione in SAL 

La ripartizione in SAL consiste nel procedere all’usufrutto della detrazione per Stati Avanzamento Lavori. In questo modo è possibile monetizzare l’incentivo in maniera più rapida, “separando” la pratica generale in più pratiche, condotte in diversi periodi di tempo.

Ogni SAL, per essere valido, deve riferirsi almeno al 30% dei lavori effettuati. Inoltre non è possibile costituire più di 2 SAL per ogni intervento generale, oltre a quello da redigere a fine lavori.  

Essendo che si possono fare un massimo di 3 SAL per ogni intervento complessivo, non vi verrà comunque richiesto di inserire la richiesta al Superbonus 110%  per 3 volte. Tuttavia, si dovranno allegare i documenti sopra citati per ogni SAL che si presenta.