Associazione Nazionale Demolizione ed Economia Circolare per le Costruzioni

Fasi del trattamento dei fanghi

Guida alla gestione dei fanghi da lavorazioni nel settore del taglio e carotaggio del calcestruzzo

La pianificazione della gestione dei fanghi dovrebbe essere sempre focalizzata su una strategia che sia sicura per le persone e per l’ambiente. In molti casi, il proprietario della struttura, il produttore dei fanghi di cemento, il trasportatore e il gestore del sito di raccolta del rifiuto, detengono tutti la responsabilità dei fanghi stessi.

Pianificazione

Tenendo a mente quanto sopra, una possibile panoramica dei passaggi necessari nella pianificazione della gestione dei fanghi potrebbe essere come segue:

  • Stabilire i requisiti generali per il lavoro e identificarli chiaramente nel contratto.
  • Controllare la normative specifiche dell’area/regione/nazione di riferimento. Si noti che vi sono stati dove questo tema è normato in maniera molto rigida.
  • Determinare l’identità del responsabile della raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei fanghi. Si noti che il produttore dei fanghi ne sarà sempre il responsabile finale.
  • Selezionare la discarica prescelta, determinarne la posizione, i suoi orari e i suoi costi, e se vi sono speciali requisiti in merito alla gestione dei rifiuti o a un test sugli stessi.
  • Assicurarsi sempre che i gestori della discarica conoscano la tipologia di rifiuto.
  • Informarsi sulla disponibilità di acqua sul cantiere.
  • Determinare se i fanghi verranno trattati e se l’acqua sarà riciclata per venire usata nel progetto stesso.
  • Allestire il sistema di raccolta dei fanghi.
  • Determinare se il controllo sui fanghi interferirà sul resto dei lavori, sull’accesso al sito o sulla sicurezza degli operatori.

Raccolta e gestione

I fanghi non devono mai essere gettati nella rete fognaria pubblica. Se ciò accadesse, si creerebbero delle ostruzioni importanti e il flusso dell’acqua si bloccherebbe. In questo senso, ci sono molte opzioni per raccogliere e gestire i fanghi. Il modo più semplice per ridurre al minimo i tempi e i costi è consultare un esperto nella gestione dei fanghi. I fanghi molto densi possono essere diluiti con acqua per aiutare lo strumento scelto ad estrarre, pompare o spostare i fanghi di cemento stessi.

Si possono usare flocculanti per accelerare i tempi di sedimentazione, la separazione dei solidi dall’acqua e il conseguente riciclo di quest’ultima. Si deve sempre mirare al riciclo della massima quantità possibile di acqua. Durante lo svolgimento dei lavori, l’accesso al cantiere dovrebbe essere limitato, per quanto possibile, per ridurre i rischi associati all’esposizione all’acqua, ai fanghi e ai cristalli di silice respirabili. Si possono usare lavasciuga, spazzoloni e idropulitrici per ripulire il cantiere.

Sono disponibili sostanze chimiche che facilitano la pulizia di cementi asciutti o fanghi asciutti, ammorbidendo o sciogliendo il cemento permettendogli così di distaccarsi dalle superfici ed essere facilmente rimosso senza l’impiego di metodi abrasivi.

I fanghi devono sempre essere analizzati per determinarne le sostanze contenute, affinché lo smaltimento venga eseguito tenendo conto di queste ultime, specialmente se alcune di esse fossero considerate pericolose.

In tal senso, le tipologie di analisi più comuni sono:

  • Test del pH (acidità dell’acqua trattata)
  • Test TCLP (tossicità dei metalli contenuti)
  • Analisi dell’aria (particelle di polvere o di nebbia prodotte durante la lavorazione al diamante)
  • Test di filtrazione della vernice (PFLT, Paint Filter Liquid Test)
  • Test sulfureo