ANCE, l’associazione dei costruttori, stima che per ogni miliardo di crediti edilizi incagliati si bloccano circa 6 mila cantieri e rischiano il fallimento circa 1.700 imprese con un conseguenziale aumento della disoccupazione.

Per il Consiglio nazionale dei Commercialisti, è urgente e necessaria una modifica all’attuale quadro normativo per porre fine alla grave crisi di liquidità che sta colpendo il settore dell’edilizia e l’intera filiera delle costruzioni, mettendo a rischio cantieri già aperti e interventi pianificati da tempo.

Il CNDCEC, attraverso un documento presentato il 17 gennaio 2023 in Commissione Finanza e Tesoro, propone di:

  • riportare “a nuovo” i crediti d’imposta fino al sesto periodo successivo a quello di competenza,
  • ampliare la capacità di acquisizione da parte degli operatori finanziari,
  • eliminare il limite al numero di cessioni possibili.

Inoltre, l’auspicio del Consiglio nazionale è che si possa rendere strutturale il Superbonus e preservare l’indispensabile strumento della monetizzazione dei crediti d’imposta, senza sacrificare le esigenze di contrasto alle frodi.