Nel corso delle attività edili si possono originare acque reflue prodotte dai servizi predisposti per gli operatori, scarichi di carattere industriale o acque meteoriche contaminate. Se non smaltite correttamente, le acque dei cantieri possono inquinare anche in maniera grave le acque superficiali e le acque sotterranee.

Quali tipi di acque si trovano nei cantieri?

  • Reflue Civili/Domestiche

Questo tipo di acque prodotte nei cantieri provengono da insediamenti di tipo residenziale e da servizi e derivanti prevalentemente da attività domestiche e umane che si svolgono dento i campi base. 

  • Reflue Industriali e di Processo 

Le acque reflue industriali sono riconducibili alle acque di processo e sono rappresentate dalle acque che subiscono alterazioni qualitative dato il loro uso nei cicli tecnologici di cantieri come Acque utilizzate in cicli di lavorazione, nel lavaggio mezzi, impianto di betonaggio, officina e dei laboratori di prove cls, acciaio etc… . Tutti questi rifiuti posso essere gestiti mediante convogliamento ad idoneo impianto di trattamento di tipo fisico/chimico e successivo scarico ovvero come possono essere smaltiti come rifiuto. L’acqua depurata può essere riciclata in produzione.

  • Acque di Venuta e Acque di Aggottamento non contaminate

Le acque di venuta sono le acque penetranti nello scavo a seguito della diffusione capillare della falda presente a livelli piezometrici superiori al piano di scavo. Le acque di aggottamento sono le acque che vengono emunte per l’abbassamento temporaneo della falda mediante sistemi well point, che consente di eseguire gli scavi in condizioni idrogeologiche favorevoli.

  • Acque Meteoriche 

Queste possono essere dilavanti contaminate, derivanti dal dilavamento di superfici impermeabili e permeabili in aree in cui le attività svolte comportano oggettivo rischio di trascinamento, e dilavanti non contaminate, sono acque derivanti dal dilavamento di superfici impermeabili/permeabili non adibite allo svolgimento di attività produttive ovvero dove non vengono svolte attività che possono oggettivamente comportare il rischio di trascinamento di sostanze pericolose o di sostanze in grado di determinare effettivi pregiudizi ambientali.