In una nota dell’ANCI (l’associazione dei comuni Italiani), datata 9 settembre, viene spiegato come beni culturali e beni paesaggistici siano diversi; per gli ultimi è possibile avere un processo di autorizzazione semplificato, per effettuare demolizioni e ricostruzioni con modifiche a sagoma, prospetti e volume precedente, in regime di ristrutturazione edilizia.

Nell’ambito degli interventi di ristrutturazione edilizia sono ricompresi altresì gli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici esistenti con diversi sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetriche e tipologiche, con le innovazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica, per l’applicazione della normativa sull’accessibilità, per l’istallazione di impianti tecnologici e per l’efficientamento energetico. L’intervento può prevedere altresì, nei soli casi espressamente previsti dalla legislazione vigente o dagli strumenti urbanistici comunali, incrementi di volumetria anche per promuovere interventi di rigenerazione urbana.” cita il documento.

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