La soglia sale ma con particolari garanzie. Il contratto di appalto, si legge nella bozza del Dl Recovery, “non può essere ceduto”, così come l’integrale o “la prevalente” esecuzione dei lavori. Il subappaltatore deve garantire gli stessi standard qualitativi previsti nel contratto di appalto e riconoscere ai lavoratori lo stesso trattamento economico e normativo che avrebbe garantito il contraente principale, incluso il contratto collettivo nazionale. 

 Al subappaltatore si impongono “gli stessi standard qualitativi e prestazionali previsti nel contratto di appalto” e ai lavoratori il riconoscimento di un “trattamento economico e normativo non inferiore a quello che avrebbe garantito il contraente principale”. Nel caso in cui le due imprese svolgano la stessa attività si arriva a dire che deve essere applicato il medesimo Ccnl.

Nel testo finale sono state riviste le regole sul subappalto con una nuova soglia innalzata al 50% fino al 31 ottobre che poi sparirà del tutto, ma con nuove garanzie per i lavoratori e sui controlli antimafia. Dopo una lunga mediazione, il premier Mario Draghi ha trovato l’intesa con i sindacati sugli appalti, con le Regioni sulla governance e la quadra con tutti i partiti della maggioranza.