La camera approva l’accelerazione del Pnrr, passerà all’esame del Senato per la conversione in legge entro il 5 gennaio 2022. Il provvedimento è composto da da 96 articoli, suddivisi in quattro titoli tra misure urgenti e per l’accelerazione della realizzazione degli obiettivi 2021, gestioni commissariali e rafforzamento del sistema.
Tra gli interventi correttivi approvati in prima lettura troviamo nuovi inter venti di ristoro a settori economici tuttora alle prese con gli effetti causati dalla pandemia, ad azioni per la diffusione dei pagamenti digitali e alla tutela dei clienti domestici maggiormente esposti al caro-bollette.
Per quanto riguarda le opere infrastrutturali si interviene per velocizzare gli investimenti ferroviari, per ridurre i tempi di realizzazione degli investimenti ferroviari e a seguito delle modifiche introdotte in Commissione, viene prevista la trasmissione alle Camere, nel termine di 5 giorni, del Contratto di programma sottoscritto.
Riguardo agli obiettivi e i traguardi raggiunti nell’ambito dell’attuazione del Pnrr e del Piano Complementare di competenza del Mims, “Infrastrutture per una mobilità sostenibile” è, tra le quattro missioni affidate al dicastero, quella che dispone di maggiori risorse (41,8 mld). Seguono “Rivoluzione verde e transizione ecologica” (15,1 mld), “Inclusione e coesione” (3,8 mld) e infine “Digitalizzazione, innovazione e cultura” (0,47 mld).
Guardando invece ai settori di investimento, i tre cui sono allocate più risorse sono “Sviluppo della rete ferroviaria” (36,6 mld), “Rigenerazione urbana e housing sociale” (5,2 mld) e “Riqualificazione parco mezzi” (4 mld). Se si prende, invece, in considerazione la tipologia di intervento, 52,9 mld saranno a beneficio delle “Opere pubbliche” (come infrastrutture ferroviarie e idriche), 6,9 mld saranno deputati a “Acquisti beni e servizi” (ad esempio, acquisto autobus green o rinnovo treni) mentre 1,6 mld saranno per i “Contributi a imprese” (contributi per rinnovo navi e supporto filiera autobus elettrici).