Il Decreto Legge Infrastrutture introduce diverse novità per automobilisti e limiti per trasporti eccezionali. In molti so sono lamentati per l’impatto negativo che le nuove regole contenute nel dl infrastrutture porteranno sui settori manifatturieri interessati come l’acciaio, calcestruzzo e blocchi di pietra, ma anche sulla ripresa dell’economia.

Il vice-presidente di Confindustria, Vito Grassi, commenta la situazione dicendo: “Le modifiche introdotte genereranno aggravi di costi, perdite occupazionali e, in alcuni casi, crisi d’impresa. Senza contare l’impatto negativo sull’ambiente, a causa di una maggiore congestione di traffico, e alla difficoltà nel reperire gli autisti”, aggiunge poi, ” la modifica comporterebbe aumenti dei tempi di consegna dei manufatti e aggravi dei costi di realizzazione, già stressati dalla crescita fuori controllo dei prezzi delle materie prime”.

Anche il presidente di ANCE, Gabriele Buia, ha espresso il suo dissenso al decreto, commentando: “Nel mondo delle costruzioni ci sono delle lavorazioni che necessitano di trasporti speciali, penso ai prefabbricati o ai grossi manufatti metallici. Ma oltre a questo, il nostro settore sta affrontando forti tensioni dovute al caro materiali e all’allungamento delle tempistiche. Se si sommano anche problematiche legate ai trasporti, con un ulteriore allungamento dei tempi e un aumento dei costi, non fa bene al settore chiamato a dare sforzo per centrare obiettivo di realizzazione delle grandi infrastrutture che sono nevralgiche per il rilancio del Paese”.