Il testo della legge per la conversione del Decreto Infrastrutture (DL 121/2021) è stato approvato definitivamente giovedì dal Senato e sarà pubblicato in Gazzetta.
Inizialmente il Fondo è stato pensato per Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e per i Comuni previsti dalla mappatura delle aree interne, invece è stata prevista un’estensione anche per Umbria e Marche.
La ripartizione delle risorse avverrà con un dpcm a partire dal 30 novembre e gli Enti dovranno allocare le risorse entro 6 mesi dalla ripartizione, a pena di revoca.
Le proposte progettuali dovranno essere coerenti o complementari rispetto agli obiettivi del PNRR e realizzare particolari obiettivi come ad esempio, la transizione verde dell’economia locale, la trasformazione digitale dei servizi, la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, che assicuri lo sviluppo armonico dei territori, anche dal punto di vista infrastrutturale, la coesione economica, l’occupazione, la produttività, la competitività, la ricerca, l’innovazione sociale, la cura della salute e la resilienza economica, sociale e istituzionale a livello locale, il miglioramento dei servizi per l’infanzia e di quelli tesi a fornire occasione di crescita professionale ai giovani.
Per garantire il raggiungimento di tali obiettivo è stata prevista l’istituzione, presso il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS), di una la struttura di missione denominata Centro per l’innovazione e la sostenibilità in materia di infrastrutture e mobilità (CISMI).