Inizia oggi, in Commissione Lavori Pubblici del Senato, l’esame del disegno di legge delega in materia di contratti pubblici. 

La necessità di avere un apparato di norme comprensibili e facilmente applicabili risulta ora fondamentale per avviare in tempi brevi gli investimenti finanziati con le risorse del PNRR e del Fondo complementare. La semplificazione del codice avrà un impatto duraturo su una serie di disposizioni controverse, come il subappalto e l’appalto integrato.

  • Subappalto

Secondo il ddl delega, il nuovo Codice Appalti dovrà essere più aderente alle direttive europee sui contratti pubblici, mantenendo livelli di regolazione corrispondenti a quelli minimi richiesti dalle norme comunitarie. Questo si traduce nella liberalizzazione del subappalto.

  • Appalto Integrato

L’appalto integrato, eliminato dal Codice del 2016 nel nome della qualità e della centralità della progettazione, nella realtà non è mai scomparso.Con il nuovo Codice Appalti, le Stazioni Appaltanti potranno individuare le ipotesi in cui ricorrere all’appalto integrato.

  • Riduzione Tempi di Progettazione

Si punta inoltre sulla modifica delle norme sulla programmazione e localizzazione delle opere e sul dibattito pubblico. Le nuove norme dovranno trovare una sintesi tra la necessità di velocizzazione e il coinvolgimento delle comunità interessate dalle nuove opere.