Con il Decreto sostegni ter ci sarà un nuovo meccanismo di compensazione delle variazioni di prezzo dei materiali da costruzione.
Per proteggere la realizzazione del PNRR e di altre opere, comprese quelle commissariate, contro i rischi derivanti dai forti aumenti dei prezzi dei materiali da costruzione e dell’energia, il Decreto Sostegni ter prevede che nei bandi di gara pubblicati dal 28 gennaio 2022 al 31 dicembre 2023, siano inserite apposite clausole di revisione dei prezzi e che si attivi un meccanismo di compensazione delle variazioni di prezzo, in aumento o in diminuzione, dei singoli materiali da costruzione.
L’articolo 29 del Decreto Sostegni ter prevede che, in caso di aumento o diminuzione superiore al 5% (era 10% nella normativa previgente) rispetto al prezzo rilevato nell’anno di presentazione dell’offerta, si procederà alla compensazione, in aumento o in diminuzione, per la percentuale eccedente il 5% e comunque in misura pari all’80% (50% nella normativa previgente) di tale eccedenza.
Per ottenere le compensazioni, l’appaltatore dovrà presentare alla stazione appaltante apposita richiesta riferita esclusivamente ai lavori eseguiti nel rispetto del cronoprogramma.
Il direttore dei lavori della stazione appaltante verificherà gli effettivi rincari subìti dall’esecutore, le dichiarazioni di fornitori o subcontraenti, il rispetto del cronoprogramma e:
– se gli aumenti sono minori rispetto a quelli rilevati dal Mims, la compensazione sarà limitata alla variazione per la sola parte eccedente il 5% e in misura pari all’80% di tale eccedenza;
– se sono maggiori di quelli rilevati dal Mims, la compensazione sarà al massimo quella indicata nel decreto del Mims, ma per la sola parte eccedente il 5% e in misura pari all’80% di tale eccedenza.