Il Consiglio dei Ministri ha approvato, il 15 ottobre, un decreto legge che tra le misure interviene anche nelle sanzioni per le violazioni sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Alcune delle norme approvate dal decreto permetteranno di intervenire tempestivamente su quelle imprese che non rispettano le misure di prevenzione o che utilizzano lavoratori in nero.
- Lavoro in “nero”
D’ora in poi se all’interno dell’attività imprenditoriale si troveranno il 10% ( non più il 20%) di personale “in nero”, sarà adottato il provvedimento cautelare della sospensione dell’attività. Inoltre, non è più richiesta una recidiva ai fini dell’adozione del provvedimento, ma questo sarà immediato. Il provvedimento prevede l’impossibilità per l’impresa di contrattare con la pubblica amministrazione per tutto il periodo di sospensione.
- Violazione norme di sicurezza
Nel caso in cui vengano trovate gravi violazioni nella tutela della salute e della sicurezza del lavoro, è prevista la sospensione dell’attività; anche senza la necessità di un reiterazione degli illeciti. Per poter riprendere la proprio attività produttiva sarà necessario ripristinare delle condizioni di lavoro regolari e pagare una somma aggiuntiva di importo variabile, a seconda delle fattispecie di violazione. Infine, l’importo da pagare sarà raddoppiato se, nei cinque anni precedenti, la stessa impresa ha già avuto un provvedimento di sospensione.
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