A seguito della legge 21 giugno 2022, n. 78 recante la Delega al Governo in materia di contratti pubblici, pubblicata in Gazzatta ufficiale il 24 Giugno 2022, Il Governo è incaricato di procerere all’adozione della norma dei decreti legislativi necessari all’adeguamento della normativa nazionale sui contratti entro il 9 gennaio 2023.

Questo significa, inoltre, che già le gare che dovranno essere avviate dopo l’emanazione del provvedimento dovranno essere conformi alle nuove prescrizioni normative pubblicate da quel periodo (gennaio – febbraio 2023) in avanti.

La delega prevede:

  •  la riduzione dei livelli di progettazione al fine di semplificare le procedure di aggiudicazione e accelerare i tempi di affidamento dell’appalto.
  •  il divieto di prestazioni professionali gratuite, salvo in casi eccezionali e previa motivazione.
  • Semplificazioni della normativa che regola i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture al di sotto delle soglie di rilevanza europea (contratti sotto soglia). Saranno vietati alle stazioni appaltanti i metodi di estrazione casuale o sorteggio.
  • Dovranno essere rafforzate le funzioni di vigilanza dell’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) e sarà disposta una riduzione numerica delle stazioni appaltanti, modificando la disciplina in materia di qualificazione.
  • Si dovrà procedere alla semplificazione delle procedure finalizzate alla realizzazione di investimenti in tecnologie verdi e digitali.
  • Prevista una ridefinizione della disciplina in materia di qualificazione delle stazioni appaltanti anche in chiave di riduzione numerica delle stesse e introduzione di incentivi all’utilizzo delle centrali di committenza.
  • Semplificazione e accelerazione delle procedure di pagamento da parte delle stazioni appaltanti del corrispettivo contrattuale con riduzione degli oneri amministrativi a carico delle imprese.